Quella che stai per leggere è la parte del racconto "How I met your munch" che merita uno spazio tutto suo nella nostra libreria cartacea!
Qui sotto troverai la dichiarazione di un uomo che ha iniziato il suo percorso nella sessualità alternativa con un occhio superficiale che poi ha compreso la ricchezza dell'umanità e la pienezza che si può provare solo aprendo il proprio cuore a persone che ci capiscono davvero.
Cosa ancora più importante: capisce che ogni essere umano merita rispetto, indipendentemente dai propri gusti sessuali. Noi dobbiamo tenere alta la nostra libertà di espressione, perché siamo persone, prima di tutto.
(...)
Ad oggi mi rendo conto che il tutto (la mia esperienza sul letto) si fosse svolto con dinamiche poco sicure e poco consapevoli, o un insieme di valori che avrei acquisito poi nel tempo grazie alla comunità Kinky di Bologna, che frequento dal 2018.
In seguito a quel fortunatissimo battesimo, non ebbi più esperienze di quel tipo per qualche anno. Vivevo con un po’ di vergogna questa mia inclinazione per l’essere dominato, l’adorazione, la costrizione, l’apprezzare così eccessivamente gli odori naturali dell’altra persona ed il venire soffocato come forma di eccitamento.
Non ne parlavo nemmeno con ragazze che eventualmente frequentavo per la paura di essere
giudicato. Che sciocco.
Non sono né Bruce Wayne né Peter Parker, eppure solo 3/4 dei miei amici vanilla conoscono il mio segreto. Ebbi solo un altro piccolo e fortunato assaggio con una donna più grande conosciuta su Tinder solo nel 2017, seguita ad una mia relazione vanilla quasi del tutto priva di sesso, con cui feci altri piccoli passi. Nel mondo qualcun altro amava l’adorazione quanto me!
Le fantasie e le voglie che mi portavo dentro continuavano a crescere, e la cronologia del mio browser aveva un chè di Tarantiniano (sia lodata la modalità in incognito), fintanto che non cedetti e cercai su Internet annunci riguardanti la dominazione nel territorio Bolognese.
Giocai con una ragazza bellissima, di un anno più grande di me, con la quale in seguito chiaccherai per più di un’ora e che mi rivelò dell’esistenza una community Bolognese crescente, e di Fetlife.
That's How I Met Your Munch!
Avevo trovato finalmente persone con cui poter anche solo parlare delle mie inclinazioni senza sentirmi giudicato, persone che con grande stupore non solo mi comprendevano, ma che addirittura le condividevano con me.
A modo suo lo considero una forma di Outing.
Spezzo una lancia a Sfavore mio, anzi, me la spezzo direttamente in testa: Il mio primo approccio a questi aperitivi era principalmente di ricerca diretta di persone con cui “giocare” nel senso povero del termine.
Non avevo realmente idea di quanto la community nutrisse valori, linee guida ed esperienze, e di quanto in realtà il gioco in sé fosse solo l’espressione finale di questi princìpi.
Ignorantemente pensavo in questi posti di trovare persone che volevano strettamente giocare e mi proponevo come una bistecca in macelleria.
Ho aggiunto queste righe poiché riconosco che tante nuove persone, specialmente uomini, si avvicinano all’ambiente convinti di trovare terreno fertile per sbizzarrirsi senza pensieri, e sicuramente non è lo spirito da portare avanti.
Aiutiamoli a capire cosa è sbagliato ed inaccettabile e a instradarli nel modo giusto,se proprio perseverano, allora liberiamocene. Chi ha una visione più completa ha il dovere di introdurre queste nuove persone a rispettare i princìpi e le regole della comunità Kinky, ed a creare un ambiente rispettoso e salutare per tutti.
Ci sono nello specifico 2 persone dell’ambiente Bolognese ,di cui non farò il nome, che mi hanno aiutato in questo percorso di comprensione e crescita, e farò quel che posso per diffondere ciò che mi han passato.
Chiudo questo mio breve saggio sulla mia vita kinky invitando eventuali ascoltatori neofiti a non
vergognarsi di parlare e di cercare di essere compresi.
Se potessi tornare indietro rifarei tutto questo molto prima!
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Vuoi ascoltare il racconto del nostro coinquilino di Casa Kinkypod?
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